Dieci incontri per proporre modelli di pesca sostenibile, che coniughino la tutela della risorse ittiche e il reddito dei pescatori.
Parte il 25 ottobre (17.15-20.15) “Il mare che vorrei”, a cura del circolo cittadino di Legambiente.
Legambiente Taranto è uno dei partner del progetto “L’isola che accoglie” e il suo ruolo è proprio quello di attivare incontri volti a far crescere la consapevolezza e la formazione su temi importanti come la sostenibilità ambientale, cura dei luoghi e degli spazi comuni e l’adozione di pratiche energetiche responsabili.
Nel primo incontro, l’unico che si svolgerà nell’auditorium della parrocchia di san Giuseppe (tutti gli altri nel nostro Centro, ex convento di san Gaetano) verrà presentato il progetto formativo-informativo e seguirà un intervento dal titolo
“Lo stato di salute del mare di Taranto” a cura di Magda Di Leo – Responsabile Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) sede di Taranto.
Gli appuntamenti spazieranno tra tanti temi: dalla digitalizzazione degli aspetti normativi e fiscali dell’attività di pesca, alle politiche europee e nazionali, con un focus sulle buone pratiche già attive, come per la cozza tarantina presidio Slow Food o l’esperienza della pesca sostenibile di Porto Cesareo.
Perché un altro modo di fare pesca esiste già ed occorre promuoverlo e farlo scoprire.
Gli incontri saranno spalmati su più pomeriggi fino a gennaio 2024.