Le attività del centro San Gaetano sono riprese dopo la pausa estiva con una serata di riflessione sul tema della lotta alla criminalità e la consegna del premio “Cuore di donna 2023”, conferito dalla confraternita dell’Addolorata-San Domenico a Pina Antonella Montanaro, procuratrice della Repubblica del tribunale dei minori di Taranto.
Prima della consegna del premio, uno spettacolo gratuito per le famiglie di Città vecchia ispirato ad una storia vera: il monologo “Stoc ddo’ – io sto qua” di Sara Bevilacqua, tratto dalla storia vera di Michele Fazio, 15enne ucciso per errore a Bari vecchia il 12 luglio del 2001 durante un regolamento di conti tra clan rivali che si contendevano il traffico di stupefacenti. Sul palco la Bevilacqua ha interpretato la madre del giovane, che ha deciso di rimanere tra i vicoli, così simili a quelli tarantini, per combattere le mafie e aiutare i ragazzi del rione ad uscire dal giro della droga.
Al termine del monologo la testimonianza telefonica della madre del giovane, Lella Fazio.
Prima della morte di Michele, anche io, come la gente del quartiere, pensavo solamente ai fatti miei – ha detto – Ma poi ho capito che non si poteva rimanere in silenzio, che tutti noi abbiamo la responsabilità di farci sentire, di dire da che parte stiamo e lottare perché la droga esca dai vicoli
Poi la consegna del premio alla procuratrice Montanaro da parte del priore della confraternita, Giancarlo Roberti, con questa motivazione:
“Per la sua costante opera di legalità e tutela dei minori presso il Tribunale per i minorenni di Taranto (…) Il Tribunale dei minori non solo cerca di arginare con la sua presenza istituzionale le situazioni che gli vengono sottoposte, ma anche di supplire in maniera efficace alle esigenze famigliari e di coloro che una famiglia non ce l’hanno. In questo la dottoressa Montanaro si è distinta per azioni efficaci e puntuali di sensibilizzazione e prevenzione”.
Dalle parole di ringraziamento della procuratrice, chiamata sul palco dal padre spirituale della confraternita, mons. Emanuele Ferro, è emerso anche uno spiraglio di luce: in Città vecchia è in diminuzione la dispersione scolastica.
I problemi dei minori e delle loro famiglie, a Taranto, come nel resto d’Italia, sono un fenomeno sistemico e riguardano un tessuto sociale e culturale degradato ma per ottenere risultati si deve continuare a lavorare insieme, istituzioni, associazioni, cittadini.